Informatizzazione della gestione dei BUNDLE per la prevenzione delle infezioni (progetto ASL Salerno)

Progetto per la sperimentazione di un modello organizzativo e informatizzato per la gestione dei BUNDLE ai fini della prevenzione delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali (ICPA).

Obiettivo del progetto

L’obiettivo del progetto è la sperimentazione operativa di una metodologia e di uno strumento informatico per la gestione dei bundle nel dipartimento delle criticità di una complessa ASL italiana. La sperimentazione è finalizzata a mettere a punto il sistema per estenderne l’utilizzo a tutta l’azienda.

In questo articolo presentiamo alcuni risultati della sperimentazione fatta in alcune UO del dipartimento delle criticità della ASL di Salerno.

Le difficoltà che fino ad oggi hanno impedito una larga diffusione di questo approccio sono state prevalentemente culturali e tecnologiche.

Formare team preparati ad un utilizzo estensivo dei bundle e ad una verifica di adesione oggettiva e basata sulle evidenze, non era facile. La mancanza di strumenti e tecnologie di semplice utilizzo finalizzate a raccogliere rapidamente i dati nei reparti e consentire efficaci e tempestive elaborazioni statistiche della verifica di adesione, ha sempre scoraggiato le strutture sanitarie ad intraprendere questi progetti.

Eppure, tutti gli operatori sono oggi convinti che queste tecniche siano indispensabili per la prevenzione delle ICA.

Definizione di bundle

Prima di presentare i risultati della sperimentazione fatta dalla ASL di Salerno, riprendiamo sinteticamente la definizione di bundle.

Il concetto di bundle è stato sviluppato, a partire dal 2001, dall’Institute for Healthcare Improvement (IHI), come supporto agli operatori sanitari per migliorare la cura dei pazienti sottoposti a specifici trattamenti ad alto rischio.

Il bundle è un insieme di pratiche evidence-based che, applicate congiuntamente e in modo adeguato, migliorano la qualità e l’esito dei processi con un effetto maggiore di quello che le stesse determinerebbero se fossero attuate separatamente.

Cosa identifica un bundle:

  • la legge del “tutto o nulla”, cioè un bundle ha successo solo se tutte le sue componenti vengono applicate;
  • deve essere facilmente gestibile e quindi composto da un numero limitato di azioni attuabili in maniera sostenibile, facili da memorizzare e semplici da monitorare;
  • include solo alcune tra tutte le possibili strategie applicabili, quelle più solide in termini di evidenze scientifiche, da cui derivano sicuri vantaggi in termini di esito delle cure;
  • gli elementi del bundle sono tra loro relativamente indipendenti, per cui se una delle pratiche non è applicabile ad un determinato paziente l’applicazione delle altre azioni previste dal bundle non ne viene inficiata;
  • la sua compliance, definita come la percentuale di pazienti ai quali vengono applicate tutte le strategie del bundle, deve essere perfettamente misurabile. Un bundle, per essere considerato valido, deve vedere applicate in maniera corretta tutte le singole azioni che lo compongono (naturalmente escluse quelle che in determinati contesti clinici e/o situazioni esplicitate dallo stesso bundle risultano non applicabili). La rilevazione della sua compliance può essere ottenuta attraverso diverse e specifiche metodologie (check list, tracer, revisione della documentazione, ecc…).

L’approccio organizzativo della ASL di Salerno

Per l’applicazione dei bundle è stato costituito un team dedicato al progetto che ha compreso oltre a medici e a infermieri altre figure, come farmacisti, fisioterapisti ecc…

Il team, dopo un’adeguata fase di formazione sia sulla metodologia che sullo strumento informatico, ha operato:

  • coinvolgendo le specifiche figure professionali all’interno del progetto;
  • formando e sensibilizzando tutto il personale medico e infermieristico sul tema del bundle;
  • predisponendo la scheda informatizzata, sia sul gestionale che su un’apposita app, per la raccolta dei dati, per giungere a mettere a punto un protocollo semplice e affidabile per l’arruolamento ed il trattamento dei pazienti.

Gli osservatori, addetti alla verifica di adesione, sono stati sensibilizzati sulla necessità di garantire l’indipendenza e l’oggettività di valutazione. Qualsiasi atteggiamento di medicina difensiva renderebbe inefficace la tecnica proattiva.

Il sistema informatizzato per la raccolta e l’elaborazione dei dati

La ASL di Salerno ha utilizzato, a supporto della fase di sperimentazione, il sistema informatico TaleteWeb, già in uso in azienda per le attività di Clinical Risk Management, e l’app collegata Tablete funzionante sui sistemi operativi Android e IOS.
L’utilizzo dell’app si è rilevato estremamente efficace consentendo agli operatori, addetti alle verifiche di adesione, di registrare in modo semplice e in tempo reale i dati direttamente nella fase di osservazione.
Con il proprio telefonino e/o con i tablet, anche nei reparti con connessione internet assente o insufficiente, gli operatori hanno potuto registrare ed inviare al database centrale i dati della rilevazione. Tutti gli operatori interessati, già in possesso di un account per l’accesso alla piattaforma TaleteWeb, hanno potuto scaricare sul proprio dispositivo mobile l’app Tablete.

L’applicativo ICPA, del gestionale TaleteWeb, ha specifiche funzionalità per l’elaborazione dei dati e per la produzione di una reportistica dettagliata ed esaustiva dell’aderenza ai diversi bundle, nei vari reparti interessati alla sperimentazione.

I risultati si riferiscono alle osservazioni per la verifica di adesione al bundle CVC-CATETERE VENOSO CENTRALE nella UOC Anestesia e rianimazione del presidio di Battipaglia.

I dati evidenziano che nel 93% delle osservazioni si è verificata la piena adesione al bundle. In circa il 7% dei casi non c’è stata adesione. La non adesione è dovuta a mancata verifica necessità (ogni giorno) e mancata verifica medicazione (intatta e sostituita entro 7 gg). Ovviamente i casi di mancata adesione rappresentano un potenziale rischio di infezione per i pazienti.

Il CIO, il referente e direttore di UO, sulla base dei dati, pondereranno il rischio e definiranno le opportune misure ed interventi per mitigarlo disponendo una nuova campagna di verifica di adesione al bundle per validare l’efficacia delle azioni intraprese.

La sperimentazione ha rilevato l’elevata efficacia di metodologia e strumenti e l’agevole ripetibilità del progetto con la possibilità di estenderlo rapidamente ad altre aree aziendali.

Le aziende eventualmente interessate allo sviluppo di un progetto sperimentale simile possono farne richiesta direttamente all’azienda produttrice del software: Equipe srl – 071 2867250; commerciale@talete.net