A Caserta importante convegno sul rischio clinico e sulla sicurezza delle cure

L’ASL e la Confindustria di Caserta organizzano un interessante convegno sul rischio clinico e la sicurezza delle cure alla luce della legge n° 24 2017 (Legge Gelli-Bianco)

Mercoledì 28 giugno presso la sala convegni di Confindustria a Caserta si ritroveranno esperti sia della sanità pubblica che di quella privata, di diverse regioni italiane, per affrontare questo importante tema e illustrare ai partecipanti (il convegno è accreditato ECM con 5 crediti) come le diverse realtà della sanità nazionale stiano affrontando questo importantissimo processo di cambiamento che investe tutta la sanità italiana.

I relatori, direttori di strutture complesse “Risk management” di importanti aziende sanitarie e rappresentanti dell’AIOP e dell’ARIS, presenteranno le innovazioni organizzative e tecnologiche, in particolare attraverso l’ausilio dell’Information technology applicato ai processi di risk management, attuate e/o in fase di attuazione per migliorare la sicurezza delle cure e più in generale gli standard qualitativi delle prestazioni.

Dalle diverse relazioni emergerà chiaramente come, per le aziende sanitarie più attente e sensibili alla problematica del rischio clinico, la recente Legge n° 24 (detta “legge Gelli-Bianco) rappresenti una grossa opportunità e soprattutto quale potranno essere le ricadute positive per i pazienti, per gli operatori e per le aziende stesse.

L’ASL di Caserta e la Confindustria di Caserta hanno voluto fortemente questo convegno per trasmettere il messaggio che anche nelle Regioni del Sud, per le quali più spesso passano notizie di “malasanità”, sia le aziende pubbliche che quelle private si stanno muovendo in modo concreto per migliorare la sicurezza delle cure e la qualità delle prestazioni.

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Convegno a Caserta: Rischio clinico e sicurezza del paziente

L’ASL e la Confindustria di Caserta organizzano un convegno sul Rischio Clinico e la sicurezza delle cure, alla luce della recente “Legge Gelli” (l.n. 24 Febbraio 2017)

TaleteWeb con la AOU Federico II di Napoli: un progetto per la sicurezza delle cure

L’AOU Federico II di Napoli presenta i risultati del progetto Regionale 16.3  “L’implementazione delle attività di Clinical Risk Management delle Strutture Sanitarie” – Decreto 105/2014

Il progetto, realizzato in collaborazione con la società Healthcare Engineering Services srl di Ancona, fornitrice del sistema informatico TaleteWeb Sanità, ha avuto l’obiettivo primario di perseguire grazie ad un percorso di Sanità Digitale, il miglioramento continuo della sicurezza (per il paziente, per i visitatori e per gli operatori) e della qualità delle prestazioni.

locandino convegno

Policlinico Gemelli: la piattaforma TaleteWeb a supporto della riduzione del rischio clinico e del contenzioso

Grazie al progetto TaleteWeb, sviluppato dalla Healthcare Engineering Services srl, Il Policlinico Gemelli intraprende oggi un percorso per l’ottimizzazione dei processi  e l’informatizzazione della gestione del contenzioso e del rischio clinico.

Nello scenario italiano, dove ogni anno i costi della medicina difensiva gravano sul servizio sanitario nazionale per oltre 10 miliardi di euro, l’ottimizzazione dei processi e l’informatizzazione della gestione del contenzioso e del rischio clinico rappresentano dei passi necessari e non più differibili per qualunque struttura voglia operare nel settore sanitario.

L’urgenza è resa ancor più evidente alla luce di quanto previsto dalla recente  Legge Gelli-Bianco sulla responsabilità sanitaria, che ridisegna in maniera sostanziale il quadro normativo di riferimento in materia e i rapporti intercorrenti tra paziente, medico e le strutture sanitarie e socio-sanitarie sia pubbliche che private.

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Innovazione organizzativa e tecnologica alla AUSL di Pescara

Le attività del servizio veterinario Igiene Alimenti di Origine Animale della AUSL di Pescara e il Sistema di Gestione della Qualità: esperienza di utilizzo di “Taleteweb”

di Maurizio Ferri, Fabrizio Lodi, Gregorio Paccone

Sul numero 4 – 2016 della rivista “Argomenti”, Organo ufficiale del S.I.Ve.M.P e S.I.Me.Ve.P., nella sezione Rubriche dal territorio, è stato pubblicato un interessante articolo sull’esperienza fatta dalla Unità operativa complessa SVIAOA della AUSL di Pescara, nello sviluppo e implementazione di un sistema di gestione informatizzata delle attività del servizio ed in particolare del sistema di gestione per la qualità.

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L’ azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli ha scelto TaleteWeb per gestire le attività di clinical risk management

È partito nel mese di settembre u.s., presso l’ Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II il progetto: “L’implementazione delle attività di Clinical Risk Management delle Strutture Sanitarie” – linea progettuale 16.3 del Decreto 105/2014.

Il progetto, realizzato in collaborazione con la società Healthcare Engineering Services srl di Ancona, fornitrice del sistema informatico TaleteWeb Sanità, ha l’obiettivo primario di perseguire, in modo strutturato e sistemico, grazie ad un percorso di Sanità Digitale, il miglioramento continuo della sicurezza (per il paziente, per i visitatori e per gli operatori) e della qualità delle prestazioni e quindi delle performance e della soddisfazione di tutti i portatori di interessi a partire, ovviamente, dai pazienti.

L’obiettivo sarà perseguito attraverso le due seguenti linee d’intervento principali:

  • realizzazione di un modello organizzativo-informatico per la gestione del rischio nell’AOU Federico II Napoli
  •  realizzazione di audit e formazione in frontale dei dipendenti dell’AOU Federico Il Napoli

Modello Organizzativo – Informatico

Nell’ambito della prima linea d’interventi saranno implementati strumenti informatici per il governo clinico e e per la valutazione della qualità e della sicurezza delle prestazioni mirando, in particolare, al raggiungimento dei seguenti principali obiettivi specifici:

  • Diffusione delle più avanzate metodologie per la gestione proattiva del rischio (tecniche FMEA-FMECA, procedure informatizzate di assessment, check list elettroniche, ecc.)
  • Identificazione, segnalazione, monitoraggio e analisi degli eventi avversi;
  • Diffusione a tutti i livelli dell’audit clinico – organizzativo;
  • Diffusione e sviluppo di raccomandazioni, linee guida, manuali per la prevenzione di eventi avversi.

La seconda linea d’interventi prevede la predisposizione, organizzazione ed attuazione in ogni Dipartimento Assistenziale dell’AOU Federico II Napoli (in totale 13 Dipartimenti) di un audit relativo al Clinical risk Management specifico per quella determinata realtà dipartimentale sulla base di argomenti concordati con il RUP Prof.ssa Maria Triassi ed il gruppo di lavoro del progetto.

L’intero progetto prevede una intensa attività formativa rivolta ai referenti rischio dei 13 DAI sull’utilizzo dello strumento informatico TaleteWeb Sanità, e alcuni eventi specifici tra i quali:

Formazione personale DIS – DAI – AFF Legali

Attraverso l’organizzazione e realizzazione di due incontri formativi rivolti al personale della Direzione Sanitaria, al personale del DAI di Igiene e Medicina Preventiva e del Lavoro ed al personale del Settore Affari legali in cui presentare le opportunità ed i vantaggi che può offrire un sistema di gestione del rischio clinico all’OAU Federico II, soprattutto nell’ottica della riduzione dei premi assicurativi.

Formazione facilitatori

Attraverso l’organizzazione e realizzazione, in collaborazione con il RUP e con il gruppo di lavoro del progetto, di un evento formativo, rivolto a tutti i facilitatori della Azienda e ad altro personale sanitario indicato dal Dipartimento di Igiene e Medicina Preventiva e del Lavoro, della durata di almeno sei ore in cui sarà presentato tutto il lavoro svolto per la linea 16.3.

Nei prossimi mesi saranno pubblicati altri articoli a cura del RUP e del gruppo di lavoro del progetto che illustreranno in particolare lo sviluppo e l’avanzamento delle diverse fasi e i risultati conseguiti sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo.

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Accreditamento Istituzionale – 6° Criterio: appropriatezza clinica e sicurezza

Proposta di metodologia e strumento informatico per la autovalutazione della conformità ai requisiti del 6° criterio/fattore di qualità: Appropriatezza clinica e sicurezza La Proposta di modello per l’accreditamento istituzionale delle strutture ospedaliere pubblicata da AGENAS nel Giugno 2015, prevede che le strutture ospedaliere che affrontano il percorso di accreditamento istituzionale debbano effettuare un’autovalutazione della propria organizzazione, […]

Sanità e innovazione digitale: cartella clinica elettronica in forte crescita

Presentati i dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano.

Gli investimenti per la digitalizzazione della sanità italiana nel 2015 si attestano intorno a 1,34 miliardi di euro, pari all’1,2% della spesa sanitaria pubblica (circa 22 euro pro capite) indicando una sostanziale stabilità rispetto al 2014 (1,37 miliardi di euro). In particolare, 930 milioni di euro sono stati spesi dalle strutture sanitarie, 320 milioni dalle regioni, 70 milioni dai 47 mila Medici di Medicina Generale e 18 milioni direttamente dal Ministero della Salute.
La Cartella Clinica Elettronica (CCE) è il principale ambito in cui le strutture sanitarie hanno investito con una spesa pari a 64 milioni di euro, +10% rispetto al 2014, un valore in crescita nel 2016 per il 43% delle aziende del campione. 61 milioni di euro di budget sono stati investiti nei sistemi di front-end, per il Disaster Recovery e la continuità operativa sono stati spesi 48 milioni, 39 milioni di euro quelli erogati per la gestione amministrativa delle risorse umane e 26 milioni per la gestione informatizzata dei farmaci. Importante anche l’ambito dei sistemi di gestione documentale e di conservazione a norma, per il quale il 58% dei CIO prospetta aumenti nel 2016, a fronte di una spesa attuale di 24 milioni di euro. Il 40% dei CIO prevede un aumento di spesa nei servizi digitali al cittadino, spesa che ad oggi si attesta intorno ai 19 milioni di euro.

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Benessere organizzativo e accreditamento istituzionale

Benessere organizzativo: un requisito della nuova proposta di accreditamento istituzionale Le nuove proposte di modelli per l’accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie includono tra i requisiti del fattore/criterio relativo alla “buona comunicazione” le modalità di valutazione delle relazioni tra il personale e l’organizzazione (contesto organizzativo) attraverso l’analisi del clima organizzativo/soddisfazione degli operatori.